I funghi commestibili aiutano (incredibilmente) a purificare l’acqua contaminata

Scopri come i funghi commestibili come il Pleurotus ostreatus possono purificare l'acqua contaminata in modo sostenibile e naturale!

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Gli scienziati hanno dimostrato come un comune tipo di fungo commestibile possa essere utilizzato per purificare l'acqua contaminata da metalli pesanti, microrganismi patogeni o residui di farmaci. Questa barriera, chiamata micofiltro, è costituita da una parte del fungo nota come micelio, un insieme di filamenti che compongono il suo apparato vegetativo.

Micofiltrazione di una soluzione acquosa di ferro ferrico. Crediti: Università dello Stato Libero (UFS)
Micofiltrazione di una soluzione acquosa di ferro ferrico. Crediti: Università dello Stato Libero (UFS)

I ricercatori dell'Università dello Stato Libero (University of Free State, UFS) in Sudafrica hanno utilizzato la specie di fungo commestibile Pleurotus ostreatus, conosciuta per la sua rapida crescita e facilità di coltivazione, per sviluppare un sistema di micofiltrazione. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati in due recenti studi.

Una soluzione innovativa per la crisi idrica

Patricks Voua Otomo, professore associato presso il Dipartimento di Zoologia ed Entomologia della UFS, e il dottorando Sanele Mnkandla, hanno cercato strategie per affrontare un grave problema in Sudafrica: meno del 3% degli impianti di trattamento delle acque reflue soddisfa lo standard nazionale di qualità, noto come Green Drop Certification.

Per testare l'efficacia del micofiltro, il team ha confezionato il micelio del fungo Pleurotus ostreatus in colonne filtranti. L'acqua contaminata veniva fatta passare attraverso il filtro per rimuovere inquinanti come il ferro e l'insetticida imidacloprid. La qualità dell'acqua filtrata è stata valutata attraverso una serie di analisi, inclusi test biologici su chiocciole, per osservare cambiamenti nella loro attività enzimatica, un indicatore di tossicità. Inoltre, l'uso della spettrofotometria infrarossa ha permesso di analizzare le variazioni nel micofiltro stesso, confermandone l’efficacia.

Risultati promettenti

Attraverso questo processo, i ricercatori sono riusciti a rimuovere fino al 94% del ferro (III) e il 31% dell'insetticida imidacloprid dall'acqua contaminata. “Si tratta di un metodo semplice e sostenibile”, spiega Mnkandla, “che non richiede attrezzature o tecnologie speciali”.

Gli scienziati hanno già individuato alcune possibili applicazioni pratiche di questa tecnologia. Tra queste, il filtraggio dell'acqua piovana raccolta dai tetti per usi domestici, come il lavaggio. Inoltre, il micofiltro potrebbe essere utilizzato per purificare l'acqua impiegata dagli agricoltori per pulire attrezzature, spesso contaminata da pesticidi e sostanze chimiche nocive, e nei sistemi di irrigazione agricola.

Il potenziale del micelio fungino

Il micelio dei funghi è una struttura straordinaria”, ha dichiarato Mnkandla a Nature Africa. “Grazie a speciali enzimi, è in grado di intrappolare e degradare una grande varietà di contaminanti in più fasi”.

Questa ricerca rappresenta un passo avanti significativo verso soluzioni sostenibili per la depurazione delle acque, sfruttando il potenziale della natura per affrontare problemi ambientali complessi. I micofiltri potrebbero diventare un’opzione pratica ed ecologica per migliorare la qualità dell’acqua in contesti rurali e urbani.

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