Xerocomus chrysenteron

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Indice

Introduzione

Il Xerocomus chrysenteron, precedentemente noto come Boletus chrysenteron, è un fungo micorrizico appartenente alla famiglia delle Boletaceae. È un fungo comune nelle foreste di latifoglie e conifere, noto per il suo cappello screpolato e colorato. Sebbene non sia tra i funghi più pregiati, è commestibile e facile da trovare in Europa.

Nome scientifico

Il nome scientifico attuale del fungo è Xerocomus chrysenteron, mentre il nome precedente era Boletus chrysenteron.

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Boletales
  • Famiglia: Boletaceae
  • Genere: Xerocomus
  • Specie: Xerocomus chrysenteron

Fonte: MycoBank

Nomi comuni

Il Xerocomus chrysenteron è comunemente conosciuto come "Boleto screpolato", "Boleto dorato", o "Porcino a screpolature rosse".

Commestibilità

Il Xerocomus chrysenteron è commestibile, ma considerato di qualità inferiore rispetto ad altri boleti. Ha un sapore delicato e può essere consumato in misto di funghi, ma non è particolarmente ricercato per la sua consistenza. È preferibile consumarlo fresco, poiché essiccato perde gran parte del sapore.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso, di colore marrone o rossastro, spesso screpolato in superficie, con un diametro che varia da 4 a 10 cm.
  • Imenoforo: I pori sono gialli o giallo-verdastri e tendono a virare al blu se toccati.
  • Gambo: Giallastro, cilindrico e spesso rossastro alla base. Può presentare venature rossastre.
  • Spore: Spore ellissoidali di colore marrone oliva in massa.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il sapore del Xerocomus chrysenteron è delicato, leggermente dolciastro, con un odore debole. Cresce in simbiosi con latifoglie e conifere, in terreni acidi e ben drenati. È comune nelle foreste miste e nelle zone collinari e montuose di tutta Europa.

Distribuzione geografica

Il Xerocomus chrysenteron è ampiamente distribuito in Europa, Nord America e Asia. In Italia, è facilmente reperibile nelle foreste di latifoglie e conifere, particolarmente in montagna.

Stagionalità

Il Xerocomus chrysenteron fruttifica principalmente dall'estate all'autunno, da luglio a novembre, con maggiore abbondanza durante i periodi piovosi.

Possibili Confusioni

Il Xerocomus chrysenteron può essere confuso con altre specie del genere Xerocomus, come il Xerocomus subtomentosus o il Xerocomus badius. Tuttavia, il suo cappello screpolato e il gambo con tonalità rossastre lo rendono abbastanza distintivo.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Xerocomus chrysenteron non è noto per avere proprietà medicinali o tossiche. Tuttavia, come molti funghi, non deve essere consumato crudo. Per ulteriori approfondimenti, consulta la banca dati PubMed.

Metodo di coltivazione

Il Xerocomus chrysenteron non è coltivabile, poiché è un fungo micorrizico che vive in simbiosi con latifoglie e conifere. La coltivazione di funghi micorrizici è complessa e richiede la presenza di alberi specifici, rendendo impossibile la coltivazione in ambienti controllati.

Storia, usi tradizionali e curiosità

Il Xerocomus chrysenteron è stato utilizzato principalmente nelle cucine europee per la sua facile reperibilità. Non è considerato un fungo di grande valore gastronomico, ma è stato consumato in misto di funghi per insaporire zuppe e stufati. In passato, era uno dei funghi più raccolti nei periodi di carestia.

In cucina

Il Xerocomus chrysenteron è adatto per piatti a base di funghi misti, come zuppe e stufati, ma non è considerato tra i funghi migliori. È consigliato consumarlo fresco e cuocerlo bene, poiché crudo può risultare indigesto. Può essere conservato anche essiccato, ma tende a perdere molto del suo sapore.

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