Amanita rubescens (Tignosa vinata)

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Introduzione

Amanita rubescens, noto comunemente come "Tignosa vinata", è un fungo appartenente alla famiglia delle Amanitaceae. È caratterizzato da una colorazione rossastra che appare in punti danneggiati e da un cappello che può variare dal marrone chiaro al grigio. Nonostante sia commestibile, è necessario cuocerlo attentamente, poiché contiene tossine termolabili che vengono distrutte solo con la cottura.

Nome scientifico

Il nome scientifico attuale del fungo è Amanita rubescens.

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Amanitaceae
  • Genere: Amanita
  • Specie: Amanita rubescens

Fonte: MycoBank

Nomi comuni

Il Amanita rubescens è comunemente chiamato "Tignosa vinata" o "Amanita rossa" per via del caratteristico arrossamento che appare quando il fungo viene manipolato o danneggiato.

Commestibilità

Il Amanita rubescens è commestibile solo dopo una cottura prolungata, poiché contiene tossine termolabili che possono causare disturbi gastrointestinali se il fungo viene consumato crudo o poco cotto. È essenziale cucinarlo accuratamente per distruggere le tossine. Nonostante la necessità di questa precauzione, è considerato un fungo di buona qualità se ben preparato.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso, di colore variabile tra marrone chiaro, grigio e rosato, con un diametro che può variare da 6 a 15 cm. La superficie è spesso decorata da verruche biancastre o rossastre.
  • Lamelle: Bianche, fitte e libere dal gambo, che diventano rosate con l'età.
  • Gambo: Bianco-rosato, con un anello membranoso persistente e una base bulbosa; si arrossa quando manipolato.
  • Spore: Bianche in massa, di forma ellissoidale.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il sapore del Amanita rubescens è delicato, leggermente dolciastro, e l'odore è fungino, non particolarmente intenso. Cresce principalmente nei boschi di latifoglie e conifere, su terreni ricchi di humus e ben drenati. È comune trovarlo durante l'estate e l'autunno in gruppi o sparso.

Distribuzione geografica

Il Amanita rubescens è diffuso in Europa e Nord America, in particolare nelle aree boschive temperate.

Stagionalità

Fruttifica principalmente dall'estate all'autunno, tra luglio e ottobre.

Possibili Confusioni

Il Amanita rubescens può essere confuso con altre specie di Amanita, come Amanita pantherina (Tignosa bruna), che è velenosa. Tuttavia, la capacità del Amanita rubescens di arrossare al tocco o quando danneggiato è un importante fattore distintivo.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Amanita rubescens contiene tossine emolisiniche termolabili, che vengono distrutte dalla cottura. Consumare questo fungo crudo o poco cotto può causare intossicazioni con sintomi gastrointestinali. Non sono note particolari proprietà medicinali. Per ulteriori dettagli, consulta PubMed.

Metodo di coltivazione

Il Amanita rubescens non è coltivabile su larga scala, poiché cresce in simbiosi micorrizica con alberi. Si trova esclusivamente in ambienti naturali.

Storia, usi tradizionali e curiosità

Nonostante sia meno conosciuto rispetto ad altri funghi commestibili, il Amanita rubescens è stato utilizzato in alcune cucine europee, in particolare nelle regioni montane, dove viene raccolto e consumato previa cottura adeguata. È noto per il suo aspetto distintivo e la sua capacità di arrossarsi al tocco, da cui il nome.

In cucina

Il Amanita rubescens può essere cucinato in vari modi, come trifolato o in zuppe. È importante cuocerlo completamente per eliminare le tossine. Una volta cotto, il suo sapore è delicato e si abbina bene a piatti a base di carne o pasta. Non va mai consumato crudo o poco cotto.

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