Amanita junquillea (Tignosa coccola gialla)

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Indice

Introduzione

Amanita junquillea, nota comunemente come "Tignosa coccola gialla", è una specie di fungo velenoso appartenente alla famiglia delle Amanitaceae. Esteticamente simile ad altre specie del genere Amanita, si distingue per il cappello giallo chiaro o paglierino e per il gambo giallastro, che lo rendono molto appariscente.

Nome scientifico

Il nome scientifico attuale del fungo è Amanita junquillea.

Classificazione

  • Regno: Fungi
  • Divisione: Basidiomycota
  • Classe: Agaricomycetes
  • Ordine: Agaricales
  • Famiglia: Amanitaceae
  • Genere: Amanita
  • Specie: Amanita junquillea

Fonte: MycoBank

Nomi comuni

Il Amanita junquillea è comunemente chiamato "Tignosa coccola gialla" per il caratteristico colore giallo del cappello e del gambo.

Commestibilità

Il Amanita junquillea è considerato velenoso, e la sua ingestione può causare gravi disturbi gastrointestinali. Nonostante non sia letale come altre specie del genere Amanita, è fortemente sconsigliato raccoglierlo o consumarlo. La sua tossicità non è sempre chiara e può variare a seconda degli esemplari.

Caratteristiche morfologiche

  • Cappello: Convesso, di colore giallo chiaro o paglierino, che può raggiungere un diametro di 6-12 cm. La superficie è liscia e spesso lucida, con margine leggermente striato.
  • Lamelle: Bianche, fitte, libere dal gambo.
  • Gambo: Bianco-giallastro, robusto e cilindrico, con anello membranoso persistente e una volva alla base.
  • Spore: Bianche in massa, ellissoidali.

Caratteristiche organolettiche e di habitat

Il sapore del Amanita junquillea non è distintivo, ma è generalmente considerato sgradevole. Cresce in simbiosi con latifoglie come querce e castagni, preferendo terreni calcarei. È presente soprattutto in aree collinari e montane.

Distribuzione geografica

Il Amanita junquillea è distribuito in Europa, in particolare nelle regioni meridionali e mediterranee. Si trova in boschi di latifoglie, principalmente querce e castagni.

Stagionalità

Fruttifica principalmente in estate e autunno, da giugno a ottobre, con variazioni legate alle condizioni climatiche.

Possibili Confusioni

Il Amanita junquillea può essere confuso con altre specie di Amanita, come l'Amanita gemmata, con la quale condivide il colore giallastro del cappello, o l'Amanita muscaria nella sua forma giallastra. Attenzione particolare è richiesta nella distinzione da specie velenose come Amanita phalloides.

Proprietà medicinali o tossiche

Il Amanita junquillea è considerato velenoso. Sebbene non sia letale come altre Amanite, può causare gravi disturbi gastrointestinali. La sua tossicità non è completamente compresa, e si consiglia di evitare il consumo. Per ulteriori informazioni, consulta PubMed.

Metodo di coltivazione

Il Amanita junquillea non è coltivabile. Come molte altre specie di Amanita, richiede una simbiosi micorrizica con specifiche piante ospiti (latifoglie) e si trova solo in ambienti naturali.

Storia, usi tradizionali e curiosità

Non ci sono usi tradizionali noti per il Amanita junquillea a causa della sua tossicità. Alcune culture locali lo riconoscono come una specie da evitare, spesso confuso con funghi commestibili. Nonostante la sua bellezza, è importante evitare la raccolta per prevenire rischi per la salute.

In cucina

Il Amanita junquillea non deve essere consumato a causa della sua tossicità. Anche se esteticamente simile a specie commestibili, non è sicuro per l'uso culinario e può causare intossicazioni alimentari se ingerito.

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